Pensate alle eccellenze che la Toscana offre: panorami mozzafiato, chiese che custodiscono tesori, musei prestigiosi, borghi immutati dallo scorrere del tempo, specialità gastronomiche e vini pluripremiati.
Fra questi, c’è il Brunello di Montalcino, a cui dedichiamo questo articolo per invogliarvi a degustarlo sul posto e ad assaporare tutti i vini DOCG di Siena (per re informazioni leggete il post sul Chianti Classico.
Cosa contraddistingue il Brunello?
Il nome Brunello era dato è a quella che si credeva essere una varietà di uva. Successivamente, si scoprì che Sangiovese e Brunello erano la stessa varietà di uva.
Questo vino è prodotto esclusivamente con vitigni di Sangiovese ed è il vino rosso italiano con maggiore longevità, assieme al Barolo.
Il Brunello di Montalcino ha ottenuto il riconoscimento DOCG nel 1980 ed è un vino visivamente limpido, brillante, di colore granato vivace.
Il suo profumo intenso e persistente permette di riconoscere sentori di piccoli frutti e di legno aromatico, il gusto di questo vino è robusto e armonico, leggermente tannico. Il territorio di produzione è delimitato dalle valli dei tre fiumi Orcia, Asso e Ombrone, include Montalcino, distante 40 chilometri a sud di Siena, ed è da secoli vocato alla produzione di vini di pregio.
Fu intorno alla metà del XIX secolo che si sperimentò la produzione di un vino rosso, grazie a Clemente Santi, un farmacista che fu il primo a dare vita all’antenato dell’odierno Brunello. Molte famiglie locali seguirono il suo esempio e così si iniziò a produrre questo tipo di vino rosso, sebbene in quantità limitate. Fu il nipote di Clemente Santi, Ferruccio Biondi Santi, a far sviluppare e apprezzare questo nuovo vino.
Soltanto dopo il 1950, tuttavia la fama del Brunello di Montalcino si estese in tutta Italia e anche all’estero.
Come abbinare il Brunello di Montalcino
Gli abbinamenti possibili del Brunello con il cibo sono molteplici: carni rosse, selvaggina, tartufi, funghi, formaggi stagionati, pecorino toscano. Inoltre è considerato anche un ottimo vino da meditazione.
Attenzione anche al modo in cui è servito: questo vino va sorseggiato in bicchieri di cristallo dalla forma ampia, per poterne apprezzare al meglio il bouquet composito.
La temperatura ideale dovrebbe essere di circa 18°C-20°C, mentre per quanto riguarda l’invecchiamento, il Brunello è un vino che migliora molto nel tempo.
Anzitutto, il periodo di affinamento è di almeno due anni in contenitori di rovere di qualsiasi dimensione, e di minimo quattro mesi in bottiglia, e non può essere immesso al consumo prima del 1º gennaio dell’anno successivo al termine di cinque anni calcolati considerando l’annata della vendemmia.
Per la conservazione, il Brunello va tenuto in una cantina fresca e a temperatura costante, e l’invecchiamento va da un minimo di 10 anni fino a 30 e oltre, perciò acquistare una buona annata di Brunello significa riservarsi qualcosa di prezioso.
Per saperne di più vi rimandiamo al sito del Consorzio del Brunello di Montalcino: www.consorziobrunellodimontalcino.it.
0Comments